Si occupa della restaurazione dei denti che presentano, conseguentemente a carie o traumi, lesioni dello smalto e della dentina. Il termine conservativa indica l’obiettivo di tale cura: la conservazione del dente altrimenti distrutto. I materiali composti simulano perfettamente nel colore e nella luminosità il dente naturale; questo ha elevato le qualità degli interventi, ad un livello prima inimmaginabile, persino nei settori anteriori della bocca.

Eseguito in studio sotto la supervisione di un professionista, lo sbiancamento dentale si avvale di gel perossido con percentuali di principio attivo pari al 40%. La terapia permette di rimediare alle macchie create da sostanze di uso comune quali il caffè, il tabacco, tè, etc. Il trattamento consiste nell’applicazione di una diga di gomma per proteggere la gengiva, successivamente viene applicato il gel sbiancante sulle superfici interessate. Per accelerare l’effetto del prodotto, la terapia si completa con l’esposizione ad un’apposita lampada.

Si occupa della parte interna del dente, composta da un tessuto molle costituito prevalentemente da vasi sanguigni e nervi che garantiscono nutrimento e sensibilità all’elemento dentario. Si ricorre alla terapia endodontica in presenza di lesione da carie profonda (con conseguente infiammazione del tessuto pulpare), pulpite (contaminazione batterica), granuloma (lesione provocata dalla propagazione dell’infezione al di là dell’estremità della radice del dente e successivo coinvolgimento dei tessuti e dell’osso circostanti), morte della polpa dentale, lesioni traumatiche e riabilitazioni protesiche particolari che richiedono l’utilizzo di un elemento dentale come pilastro per supportare un impianto.

La parodontite (o piorrea) è una malattia dei tessuti di sostegno dei denti che, se non trattata adeguatamente, può portare alla perdita dei denti, anche se in perfette condizioni, in ragione del progressivo riassorbimento dell’osso e del tessuto gengivale. Tra le più importanti cause della sua insorgenza vi sono la placca batterica, le malocclusioni, sia congenite che acquisite, il fumo, la predisposizione genetica.
Si tratta di una patologia grave e talvolta aggressiva. Diagnosticata tempestivamente può essere curata con successo anche negli stadi avanzati.

La terapia inizia obbligatoriamente con una o più sedute di igiene professionale ambulatoriale, seguite da sedute di scaling (rimozione sottogengivale di placca e tartaro).

Nelle forme meno gravi, questi trattamenti sono sufficienti a garantire la guarigione; negli stadi più avanzati invece, è necessario ricorrere a trattamenti chirurgici.
Quest’ultimi possono essere resettivi (con rimodellamento osseo e plastica gengivale) o rigenerativi, con la rigenerazione dei tessuti parodontali (gengiva ed osso) grazie all’ausilio di biomateriali e membrane.

Qualora la gravità della paradontite non consentisse il mantenimento in sede degli elementi dentari, sarà possibile sostituire gli stessi ricorrendo ad adeguati interventi di implantologia.

La gnatologia (studio delle mascelle) si occupa di fisiologia e patologia della funzione masticatoria e dei rapporti dell’occlusione dentaria, comprendendo il proprio campo di studio agli apparati e agli organi con cui questi meccanismi entrano in relazione: denti, articolazioni temporo-mandibolari, muscoli che presiedono alla masticazione, struttura articolare, scheletrica e sistema nervoso. Le patologie occlusive (malocclusioni) possono determinare alterazioni importanti a livello vertebrale e cranico, provocando algie cervicali, click (scatti) mandibolari, cefalee, complicazioni muscolari (in particolare del collo e facciali), disturbi della vista e dell’udito oppure problematiche posturali.
Fattori ambientali e psicologici (come lo stress) possono incidere notevolmente sulla diagnosi odontoiatrica, in funzione della quale il paziente deve essere valutato in un’ottica sistemica.

Lo studio offre una terapia personalizzata, con la realizzazione di un BITE sull’impronta dell’arcata dentale al fine di rilassare e deprogrammare i muscoli masticatori. La funzione terapeutica dell’apparecchio permette di rilassare la muscolatura, stabilizzare, riposizionare e decomprimere muscoli, tessuto osseo e denti.

Negli ultimi anni grande importanza ha assunto la realizzazione computer-assistita di protesi fisse con tecnologia CAD/CAM, metodica utilizzata nel nostro studio.

Corone: protesi per denti singoli, che si ancorano o al dente opportunamente preparato (moncone) o, tramite perni endocanalari, alla radice.

Ponti: l’elemento dentario mancante viene ancorato agli elementi pilastro (i monconi adiacenti sui quali si appoggia) formando il ponte.

Protesi su impianti: la radice dell’elemento mancante viene sostituita da un impianto in titanio, sul quale viene cementato o avvitato l’elemento protesico.

Faccette: sottili lamine che vengono cementate sulla superficie visibile dei denti anteriori. I denti che accolgono una faccetta sono leggermente limati per far spazio al materiale aggiuntivo.

Protesi totale mobile: dispositivo rimovibile generalmente composto da 14 denti, atto a sostituire intere arcate ormai edentule.

Protesi parziale mobile: si ancora tramite ganci o attacchi ai denti rimanenti. Quando la protesi parziale ha una struttura di sostegno metallica viene definita protesi scheletrica o scheletrato.

Recenti studi dimostrano quanto sia importante l’attività di prevenzione in ambito dentale: per mantenere in perfetto stato di efficienza l’apparato masticatorio, i medici consigliano infatti di recarsi dal dentista almeno un paio di volte l’anno. Il nostro studio offre la possibilità di effettuare controlli mirati ad intervalli di tempo regolari, in modo tale da permetterVi di mantenere un corretto igiene del cavo orale, controllando i lavori già effettuati e riducendo al minimo l’insorgenza di problematiche nuove.